A metà strada tra il kitsch di una cultura che non è proprio quella del minimalismo e la formazione di un regista che si è fatta anche dalle parti delle coreografie alla WEST SIDE STORY, il risultato è di una vivacità maliziosa, irrispettosa e pure irritante. Come quegli effetti speciali non proprio riusciti. Come quella volontà, forse troppo sottolineata, di non conformarsi alla norma ed all'attimo di respiro.

Nostalgica rievocazione alimentata da un irresistibile brio iconoclasta, oppure manipolazione fumettistica un po' sospetta da parte di un maestro degli effetti cuciti, come dicono i francesi, con il filo grosso? E' da queste propensioni che dipenderà il godimento dello spettatore.